sabato 26 luglio 2014

Tek dive Haven Luglio 2014

La giornata parte con il ritrovo a Cologno ore 6:00 La scena è comica , io in ciabatte e pantaloncini, Mauro ad aspettarmi sotto un diluvio con felpa e ombrello. Le previsioni davano acqua e acqua c’è .E davvero una mattina di merda, per nulla scoraggiati ,puntiamo la prua della focus vs sud e ci avviamo vs Arenzano, sperando nel miracolo del TURCHINO.
Il viaggio scorre veloce, e alle 8 puntuali siamo alla sbarra del porticciolo turistico. Ad aspettarci una giornata calda e soleggiata. Le nuvole e la pioggia sono solo un brutto ricordo. Pippo è al compressore in costume e ciabatte, sua moglie un vero mastino napoletano è già in cassa a far firmare documenti e varie formalità burocratiche Montiamo equipaggiamento .Facciamo un accurato briefing sul plastico con il ns Pippo. Solito collaudato giro 25@di fondo .15@55 e il resto 10@35 In barca siamo una dozzina di sub .Un gruppo di Belluno belli colorati più stroke di me e mauro.Un paio di francesi con 18 litri ed Ean 70,Un rebdivers, uno delle Gue… Socializziamo con tutti , soprattutto con i Francesi davvero a modo. Prendiamo il largo ,il mare è calmo e in pochi secondi siamo sulla verticale dell’haven. Vestite le attrezzature all’ok di Pippo scarichiamo il gav e giù vs la signora.

In 2 minuti siamo sul cassero. Carosello di saraghi e dentici ad aspettarci. La visibilità è molto buona , più scendiamo è più migliora. Vedo il boccaporto della sala macchine ,e vedo il corridoio officine che solitamente percorriamo dal basso , lo vedo da una nuova prospettiva. Ci dirigiamo vs il corridoio officine ,prima un occhiata di insieme ai ponti .Pippo mi chiede un controllo trafilamenti sulle rubinetti, ok zio Pippo sei a posto.. portaci nel corridoio e non sfangare ti prego…. Ok a Mauro e via… Entriamo in fila indiana .Alla dx la morsa con il tavolo di lavoro. A sx bombole di ossigeno e porticine varie…Usciamo e ci portiamo a poppa .Facciamo il giro intorno al fumaiolo, Argani, bitte i corrimano .Indico A Mauro la poppa, oltre c’è elica. Lo spettacolo in questa parte della nave è sempre il mio preferito. Giriamo e ci portiamo vs sx passiamo sotto l’aletta che forma un passaggio accattivante. Arriviamo a prua e ci caliamo nel boccaporto della sala pompe… .manopole tubi .Sono trascors17'minuti ,stacchiamo e ci portiamo a -35 vs poppa .Un giro sul fumaiolo ,entriamo nella plancia di comando ,stacco la corona del bambin gesù per fortuna sono riuscito ad agganciarla…. A momenti mi perdo mauro nella plancia… ed è arrivato il 25 .La ns permanenza è terminata. Il computer segna 43 di deco. Ci portiamo in cima e iniziamo la deco. Profilo fatto con pasto deco (vpm) S Curve oltre i 5 a 21 abbiamo fatto 2 a 18 e 2 a 15 …. .Durante la tappa ad ossigeno grossi tonni ci hanno fatto visita e Al 63 eravamo fuori La soddisfazione è tanta , Mauro si è divertito e io con lui! Un bel giro e una bel tuffone deep air!!
A seguire focaccia e aranciata da Pippo, gelato sul baretto vista mare, bagno a mare in mutande.

Soddisfatti ma mai sazi nel pomeriggio super tuffo a Portofino tra decine di aragoste, cernie ,barracuda 25@40 e via… tutti a casa!!!



lunedì 21 luglio 2014

Tek dive Relitto KT Sestri Levante Luglio 2014




La Corvetta Tedesca nota come “KT” (Krieg Trasporter, Nave-trasporto militare) era stato uno yacht di lusso, costruito a Leith (Scozia) per Herny de Rotshild, batezzato Eros. Era stato incorporato nella Marine Nationale Francaise nel 1939, quando era a Le Havre, ribattezzata AD106 e destinata al servizio in Mediterraneo. La nave operò per due anni tra Tangeri e Casablanca, dove ospitò numerose missioni diplomatiche. Quindi, nel 1942, venne spostata a Tolone dove ricevette ancora una volta un nuovo nome: “Incomprise”.
Alla fine del 1942, Incomprise fu requisita dai Tedeschi, trasformata in Corvetta anti-sommergibile ed entrò a far parte della Kriegsmarine con il nuovo nome di UJ 2216. La sua nuova base fu Genova. Il 13 Settembre 1944 UJ 2216 stava scoratndo due posamine verso il porto di La Spezia, quando il convoglio venne attaccato da un aereosilurante alleato, due siluri colpirono la corvetta, causando l’esplosione delle bombe di profondità. La poppa fu completamente distrutta e il “KT” affondò in dieci minuiti. Sei uomini dell’equipaggio morirono, e diciasette furono dispersi.
La nave era lunga 65,13 metri, ora giace a 58 metri di profondità in assetto di navigazione, con la prua affilatissima, orientata verso il mare aperto, le ancore tuttora al loro posto e sulla coperta, dietro gli argani, spicca la grande mitragliatrice antiaerea. Procedendo verso poppa c’è un piccolo boccaporto, attraverso il quale è possibile ispezionare le stive di prua, ai lati rimangono i sostegni di due mitragliere minori con i rispettivi depositi di munizioni, poi si arriva al cassero, composto di due ponti, quello superiore di comando colpisce per la fortificazione che è stata posta a difesa degli oblò e per il grande traliccio che si eleva dal tetto sino a 35 metri, questo è il punto più alto del relitto; il ponte inferiore è caratterizzato da passaggi coperti e da una struttura centrale, probabilmente gli alloggi ufficiali